Che grande emozione! Domenica 25 ottobre 2015 ero al traguardo della 30esima Venicemarathon, la maratona di Venezia (come volontaria-assistenza venicemarathon). Dopo un’ora dalla partenza, ho cominciato a guardare il tempo nel tabellone, posizionato proprio all’arrivo a Venezia in Riva dei Sette Martiri, poco prima dell’ultimo ponte che ti porta ai Giardini. Il tempo passa e inizi a guardare l’orologio…”ci siamo quasi”… guardi l’ultimo ponte della maratona davanti a te, guardi il tabellone, riguardi il ponte e finalmente vedi il pubblico che si anima! Eccolo il keniano Julius Chepkwony Rotich, arriva da solo e taglia il traguardo a 2h11’08”. Per il sito della Venicemarathon e i risultati 2015, clicca qui.
La grande emozione che ho provato è stata vedere in quanti sono arrivati a quello stesso traguardo, senza pensare all’orologio o alla classifica. C’è chi è arrivato sorridendo e chi invece un pò sconvolto, chi ha aspettato un compagno per arrivare insieme, chi era in coppia e si è “trascinato” mano nella mano al traguardo! C’è chi ha corso per ricordare un amico o un familiare, chi per una buona causa. Ogni singolo arrivo mi ha dato gioia e una gran voglia di provarci pure io! Non è di certo la 42Km nei miei pensieri, sconsigliata a chi come me soffre di mal di schiena, ma la 10Km è alla mia portata, quella di Venezia poi non posso proprio farmela mancare! (vedi qui per gli eventi della Venicemarathon 2016)
